



Teatro Viaggiante di Stefano Micheletti
Presenta:
“Se questo è un uomo”
brani tratti da: “Se questo è un uomo” da Primo Levi “Voci dalla Shoah” Spettacolo di parole, luci e musiche.
a cura di
Compagnia Teatro Viaggiante di Stefano Micheletti
Alberto Sarnico - Disegno luci e audio
« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria". Il fine è di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte.
Teatro Viaggiante di Stefano MIcheletti
presenta:
“Mia cara Marylin tutti ti scrivono .. perché non dovrei farlo io?
A volte tu appari la più bella di qualunque creatura sulla terra , allora il mio cuore vola a te …”
il viaggio di “Joel il matto delle carte” nasce dalla lettera scritta da J. Oppenhemeir a Marylin.
TEATRO VIAGGIANTE
Compagnia Teatrale diretta da
STEFANO MICHELETTI
La "Locandiera" di Carlo Goldoni, in "un gioco amoroso" a cura di Stefano Micheletti.
Nel segno della tradizione, ma con l’attenzione alla recitazione contemporanea, viene rappresentato il testo classico della Locandiera. I personaggi sono ridotti a sei , con un taglio significativo delle commedianti e di parte del testo : operazione tutta volta a snellire lo spettacolo senza mortificarlo. Il ritmo diventa coprotagonista e rende alla pièce un tono energico, brioso.
Caparbio e coraggioso e’ Rosso Malpelo che cerca ed affronta la morte nella miniera , conscio del suo destino che non puo’ sfuggire.
La caparbieta’ di Malpelo si esprime nell’ accettazione della vita e della morte quali sono, nel ripudio di ogni affetto , nell’odio verso gli uomini che hanno portato al sacrificio il padre , mentre il suo eroismo e’ rappresentato dalla devozione al mestiere: condanna ecvita dei poveri di Verga.
IL MONDO DEI VINTI
Già espressione della maturità dello scrittore, le novelle scandiscono i momenti fondamentali della sua evoluzione artistica. Esse contrappuntano infatti la produzione di maggior mole: a volte anticipazione e banco di prova stilistico, a volte variante e sviluppo di temi contenuti nei romanzi. Quando apparve Nedda (1874) si ebbe subito la sensazione di un’importante svolta letteraria; secondo Capuana, Verga aveva trovato “un nuovo filone nella miniera quasi intatta del romanzo italiano”.