Mia cara Marilyn
Teatro Viaggiante di Stefano MIcheletti
presenta:
“Mia cara Marylin tutti ti scrivono .. perché non dovrei farlo io?
A volte tu appari la più bella di qualunque creatura sulla terra , allora il mio cuore vola a te …”
il viaggio di “Joel il matto delle carte” nasce dalla lettera scritta da J. Oppenhemeir a Marylin.
In altri termini il viaggio dell’uomo amante, giocatore e sognatore che vorrebbe tener fede al suo amore irrinunciabile, ma il gioco della vita lo allontana inevitabilmente dal suo porto, così come Joel si allontanerà dal suo sogno : Marylin.
Il gioco delle carte rappresenta per il Matto il susseguirsi di esperienze che intrecciano l’anima alla vita : che partono dall’amore per la donna, per la bellezza, per il desiderio del “gioco di vivere” tutti evocati da Marylin.
In questo viaggio surreale i sogni si intrecciano ai ricordi ed i respiri della vita monotona non esistono: lasciano spazio agli interventi musicali prolungamento o anticipazione dello stato d’animo che si riscontra immediatamente nel recital.
“Il sorriso di Marylin” rappresenta la beffa alla quale l’uomo va incontro : il bagliore della bellezza così come quello della vita si perdono nel gioco, svanendo, ed il misero tentativo di recuperare o rincorrere il tempo perduto lascerà spazio ad un più dignitoso silenzio. Trionferà il ricordo del sorriso beffardo, quello della ineluttabile Marylin.
Il recital divertente e poetico, ad opera di Stefano Micheletti, e’ impreziosito dall’ensemble de “I Solisti Laudensi” Abigeila Voshtina (violino) e Fabio Merlini (pianoforte).
L’accompagnamento, composto da musiche che spaziano dal virtuosismo barocco di Veracini, Corelli, Haendel al novecento fantastico di Shnittke , esalta l’armonia dello spettacolo.
Non ultimo e’ l’intervento di Alberto Sarnico, direttore delle luci e degli effetti, che rende alla performance la suggestiva dimensione surreale.
Gli abiti e la scena sono ad opera della compagnia “ Teatro viaggiante” della famiglia Micheletti , una delle rarissime Famiglie d’arte che dal 1888 si esibisce sui palcoscenici di tutta Italia.